Amilcare Spadoni, la creazione – in corso – di un archivio di persona

Un magazzino pieno di sorprese

documento spadoni amilcare
amilcare spadoni

I documenti di Amilcare Spadoni (Rieti, 1858-1938), direttore delle Acciaierie di Terni durante la Prima Guerra Mondiale, sono stati ritrovati nel 2018, nel capoluogo reatino, in un magazzino di pertinenza familiare, dal pronipote Francesco Marchioni. Parte da lui il desiderio di mettere in luce la figura dell’avo, significativa dello sviluppo industriale del primo ‘900, ma anche tanta parte ebbe nello sviluppo d Terni e della Sabina, non solo dal punto di vista industriale

La consistenza del ritrovamento

I documenti che fanno parte del costituendo archivio Amilcare Spadoni constano di 27 unità, essenzialmente cartacee, con foto e negativi.

La prima “catalogazione” li riporta così come sono stati trovati, con l’urgenza di farne copie digitali, e di riporli in ambiente più adatto alla conservazione.

La denominazione iniziale è quella definita, in via molto elementare, in fase di copia digitale dal tecnico. Operazione ritenuta urgente per creare copia (e backup su tre supporti di memoria collocati in luoghi differenti) dei documenti stessi.

Quel che sappiamo ad oggi di Amilcare Spadoni

spadoni amilcare ufficio
  • 1858 – 31 gennaio, nasce da famiglia modesta, il padre Filippo è descritto come “impresario di lavori stradali”
  • 1881 – si laurea in Ingegneria Industriale al Politecnico di Milano (grazie a borse di studio)
  • 1883 – ottobre, entra alla Fonderia Tubi Terni
  • 1884 – 10 marzo la Fonderia viene assorbita dalla SA Società Alti Forni Fonderia ed Acciaieria di Terni.
  • Il giovane Spadoni studia e dirige i lavori per il Canale motore che dall’altipiano delle Marmore porta allo stabilimento, come forza motrice, i 5mc di acqua del fiume Velino.
  • La sua carriera inizia come Capo della sezione Studi e Prove, poi come segretario Tecnico della Direzione, nel 1891 è a capo della sezione Proiettili. Sviluppa la fabbricazione inedita per l’Italia, di Proiettili perforanti per corazze e di acciai speciali al crogiuolo. Nel 1897 pubblica l’innovativo “Catalogo per Acciaio da utensili”
  • 1900 – viene nominato Direttore Generale delle Acciaierie, carica che manterrà fino all’uscita dalla Società, nel 1918.
  • 1907 – è uno ad uno dei principali promotori della “Scuola Industriale di Terni”, per la formazione di maestranze qualificate, costruita su terreni ceduti gratis dalle Acciaierie e grazie ad un mutuo statale di 1.300.000 lire.
  • Nello stesso anno ottiene dalla proprietà delle Acciaierie, non senza difficoltà, l’approvazione del “Regolamento Operaio”, sorta di normazione contrattuale collettiva ante litteram e apre lo Spaccio di generi alimentari per gli operai.
  • 1910 – 30 ottobre la “Scuola Industriale di Terni” viene inaugurata dal Presidente del Consiglio, Luigi Luzzati. Spadoni riceve la Commenda della Corona d’Italia
  • 1915 – 18 dicembre, le Acciaierie di Terni vengono dichiarate stabilimento ausiliario allo sforzo bellico della Prima Guerra Mondiale. Sperimentazione e innovazione, da sempre la cifra di Spadoni, diventano Leitmotiv sia per fare fronte alle commesse di guerra, sia per battere la concorrenza.
  • Nello specifico proiettili tipo Firth
  • 1917 – in quell’anno Spadoni inizia una riconversione di ramo aziendale producendo aratri
  • 1918 – lascia il suo incarico alle Acciaierie, sono trascorsi oltre 34 anni dagli esordi; ha 60 anni
  • Lasciate le Acciaierie, ma il suo coinvolgimento nella Scuola Industriale resterà per molti anni, Spadoni si dedica specificamente al territorio d’origine, Rieti e la Sabina
  • 1919 – 29 maggio, riceve la nomina a Cavaliere del Lavoro; crea l’ASIARS per la promozione dell’agricoltura moderna in Sabina e, in settembre, a Venezia, all’incontro annuale dei Cavalieri del Lavoro, torna su uno dei suoi temi favoriti “L’educazione popolare in rapporto con l’Industria”
  • 1922 – insieme ad altri notabili cittadini costituisce l’Unione Sabina per la promozione degli interessi della regione
  • 1923 – 15 dicembre, con un gruppo di notabili reatini viene ricevuto a palazzo Chigi, da Mussolini, per perorare la causa della “Provincia di Rieti”
  • Nello stesso anno costituisce la Società assicurazioni “Anonima Italiana”
  • 1926 – 22 novembre, riceve da Luigi Federzoni, neo ministro delle Colonie del Regno, la nomina a Grand’Ufficiale della Corona d’Italia
  • 1928 – 18 dicembre, inizia il carteggio tra Attilio Spadoni, il fratello di Amilcare, e la Presidenza del Consiglio, nella persona del segretario Guido Beer.
  • L’obiettivo è quello di ottenere la nomina a senatore per Amilcare; la strategia è quella di appellarsi direttamente a Beer, braccio destro del capo del Governo, Mussolini, senza ricorrere “alla via gerarchica”.
  • Il consiglio in questo senso è del prefetto di Roma, Giovanni Garzaroli, mentre Federzoni non va oltre una generica promessa di intervento.
  • La pratica non andò mai in porto: l’ipotesi è che Amilcare Spadoni, certamente di ideali liberali e patriottici, antisocialisti (aderisce alla Associazione Nazionalista, al Circolo Antibolscevico, firmandone il manifesto di Federzoni) non fosse al tempo stesso di provatissima fede fascista.
  • Il fratello lo descrive a Beer con “prefascita temutussimo”, ma al tempo stesso “quando si formò il Partito […] restò in disparte”, “mancandogli il segno materiale che adottano i Fascisti tesserati”

Una prima catalogazione dei materiali

1 – CORAZZE 1

Busta Kodak bromuro velluto semi opaca contiene 12 fotografe b/n di vari collaudi della piastra denominata Kc Terni, nello specifico

  • 97 (551) – 25 giugno 1910 – collaudo piastra da 305 m/m K.C. Terni
  • 171 (3.2.1.) – 22 giugno 1911 – collaudo piastra K.C. Terni da 305 m/m (per collaudo proiettili)
  • 172 (3.2.1.) – 22 giugno 1911 – collaudo piastra K.C. Terni da 305 mm (per collaudo proiettili) parte posteriore della piastra
  • 237 – 21 dicembre 1911 – collaudo piastra K.C. di 305 mm Terni (per prova proiettili)
  • 255 (IV) – 20 gennaio 1912 – collaudo piastra K.C. Terni da 305 mm (per collaudo proiettili)
  • 288 (1.2.3.) – 22 aprile 1912 collaudo piastra K.C. Terni da 305 mm (per prova proiettili)
  • 289 (V) – 22 aprile 1912 – Collaudo 4° lotto xxxx da 132740 /Terni”
  • 312 – 20 giugno 1912 – Collaudo piastra Terni per prove proiettili
  • 313 – 22 giugno 1912 – [col]laudo piastra P.P. 304 n. 20140 per prova proiettili da 305
  • 343 – 31 agosto 1912 – collaudo piastra Terni K.C. 305 (per prova proiettili)
  • 359 (894 VIII) – 19 ottobre 1912 – Collaudo piastra Terni K.C. 305 mm. P.P. 4.
  • 391 (VII) – 17 dicembre 1912 –Collaudo piastra Terni P.P. 3015 mm pe prove di xxxxx

2 – CORAZZE 2

“Sulla possibilità di migliorare l’efficienza della piastra indurita”

Dodici pagine protocollo, scritte e numerate a mano, con schema disegnato, quasi certamente autografe. Perfettamente leggibili, dettaglio prove di (sopportazione) d’uro della piastra Kc e si concludono con capitolo “Trattamenti”. Nb necessaria lettura tecnica.

3 – CORAZZE 3

“Costo di un impianto governativo per la fabbricazione delle piastre corazzate”

Nove pagine protocollo, scritte e numerate a mano, quasi certamente autografe. Perfettamente leggibili, sono la traduzione di un articolo da “The Iron Age” del 25 marzo 1915, pag. 675, con firma/sigla W.L.C.

Nb tracce di The Iron Age, da approfondire su statunitense archive.org.

4 – CORAZZE 4 (simile a CORAZZE 8)

DIREZIONE DEGLI STABILIMENTI “RELAZIONE circa alla nostra fabbricazione di piastre da 300 m/m e loro efficienza contro il proiettile incappucciato Firth” Acciaierie, di Terni, li 25 agosto 1914

Tredici pagine dattiloscritte, con tabelle comparative e correzioni autografe.

Ripercorre la genesi di creazione delle piastre [corazzate? 305 mm?] di grosso spessore

1° periodo (giugno 1911 – agosto 1912) * > foto Corazze 1

si descrivono come “primo tentativo” di fabbricazione di 3 corazze da 305,

colata 19571 provata il 22/06/1911

colata 20140 provata il 22/12/1911 riprovata 22/6/1912

colata 94 provata il 20/1/1912 riprovata 31/8/1912

le ultime due definite da Marina e Società [Terni?] [fabbricazione] “suscettibile di qualche miglioramento”

2° periodo (aprile 1912 – dicembre 1912) * > foto Corazze 1

in questo periodo vengono prodotte 4 piastre

  • PP1 = 1083 provata il 22/04/1912
  • PP2 = 1101 provata il 20/06/1912
  • PP3 = 1894 provata il 19/10/1912
  • PP4 = 1860 provata il 17/12/1912

Le piastre soddisfano le condizioni di collaudo, ma non i desideri della Commissione di collaudo (e del Ministero) che chiedeva “fossero atte a sopportare il maggior numero di colpi senza andare in pezzi”. Come esempio, viene citata la piastra Krupp originale.

3° periodo (luglio 1913 – maggio 1914)

Il Ministero della Marina comissiona 7 piastre da 300 e 2 piastre da 340 mm, la Società provvede in proprio a sperimentare nuovi miglioramenti, fino aprodurre le serIe P1, P2, P3 su di essa iniziano le prove al giorno 24/7/1913), P4, P5, P6,P9, P10, P11, P12

Le successive prove, anche a campionatura, soddisfano la Marina.

4° periodo (giugno 1914 in poi)

“Rappresenta la fabbricazione delle corazze per le nuove Navi”

Si rende dettagliatamente conto di come le corazze Terni possano presumibilmente resistere ai proiettili 305 incappucciati, qualità non esplicitamente richiesta da Marina, ma intuita dalla Società Vd a pg. 16 “Capitolato prevede la possibilità dell’entrata in campo di proiettili più efficaci … contratto … equamente modificate”. Nasce uno scambio di opinioni con il direttore Krupp, Ehrensberger ** – 9/7/1913 su composizione di carbonio e di cromo nella fattura delle piastre.

Seguono prove di tiro con proiettili incappuccati, in uso solo a Marina francese e Nord-Americana (vengono eseguite prove su piastre americane montate su R. Nave “Doria” che la Ditta Odero ha mandato per rifiniture).

** Emil Ehrensberger (Babenhausen, 25/09/1858 – Traunstein 8/05/1940) chimico, studiò all’Università di Freiberge inizialmente lavorò come chimico nel Krupp Hermannshütte a Neuwied. Ehrensberger fu membro del consiglio di amministrazione dal 1899 al 1916 e poi entrò nel consiglio di sorveglianza di Friedrich Krupp AG. È accreditato per a sua ricerca scientifica per la produzione di acciaio inossidabile (Wikipedia).

5 – CORAZZE 5

“Diagramma ricottura piastra a (S.Exxx)

Foglio singolo (titolo a retro, matita), riporta due diagrammi;

datato Terni 26/3/1913, tracce di piegatura a tre

“Chauffage pour le recruit après forgeage d’une plaque” (sopra)

Riscaldamendo per la ricottura dopo la forgiatura di una placca

“Chauffage pour le recruit après couléé d’un lingot” (sotto)

Riscaldamendo per la ricottura dopola colata di un lingotto

 6 – CORAZZE 6

Diagramma di ricottura della piastra da 305 – P.S. Per le piastre da piallare in superficie la ricottura si arresta a 650° al punto (a)”

Foglio singolo, sul retro titolato a matita “Diagramma ricottura piastra”

Riporta anche copia esatta di CORAZZE 5

7 – CORAZZE 7

Note sulla fabbricazione della piastra di corazzatura presso le Acciaierie di Krupp – Essen”

Foglio protocollo manoscritto su tre lati, con schemi, riporta firma e datazione: Terni, 7 maggio ’14

Suddiviso per capitoletti: Longotti, Laminazione, Ricottura, Spianatura, Cementazione, Tempera all’olio, Tempera per immersione all’acqua, Sagomatura, Tempera finale

8 – CORAZZE 8 (vd CORAZZE 4)

Copia di DIREZIONE DEGLI STABILIMENTI “RELAZIONE circa alla nostra fabbricazione di piastre da 300 m/m e loro efficienza contro il proiettile incappucciato Firth” Acciaierie, di Terni, li 25 agosto 1914con correzioni manoscritte simili e apportate dalla stessa mano, con aggiunta – qui – di un foglio bianco e cinque righe di nota dopo pagina 14

9 – CORAZZE 9

“Trattamento per piastre da 30 mm 8270-71 8243-44”

Un foglio protocollo manoscritto su un lato, datato 1-7-15 con foglietto notes “Prove di piastre W”, sembrano appunti personali

10 – CORAZZE 10

NO TITOLO – Diagramma tre colonne I Fucinatura a 1050°-1100°; II Laminazione a 1050°-1100°, III Laminazione a 1050°-1100°

Sei fogli protocollo manoscritti leggibili, con schemi

11 – CORAZZE 11

“Diagramma di nuova fabbricazione della piastra di corazzatura”

Appunti manoscritti su due fogli notes (tre facciate)

12 – CORAZZE 12

Lettera personale a [indecifrato] che sollecita prove al Balipedio e report della Commissione

Personale

Terni 22 giugno 1915

Ill.mo Sig. Comm. G XXXXXXX (

Roma

Le accludo l’elenco delle piastre che attendono al Balipedio della XX stagna d’essere sottoposte alla prova di tiro, (giunta) la richiesta da Lei fatta al Sig (Ing Mazzoni).

Venerdì prossimo saranno (sparati) i tiri inclinati sulla piastra (omogenea) non compresa nell’elenco; sono prove importantissim e, se potrò, faccio conto di assistervi.

Occorrerebbe interessare il Ministero a voler sollecitare le prove le prove sulla P-20 e sulla P-26, che dovrebbero poi essere rispedite qui a Terni per le ragioni a Lei note.

L’Uff. Tecnico RM (di qui) ci ha rimesso copia di una lettera alla Società riportante amore e catene e il generale Faruffini, incontrando l’ing. Mazzoni ha insistito per (inconprensibile); attendo che in ogni caso qualche cosa bisognerà comunicare alla “Commissione incomprensibile”in relazione a tutte le raccomandazioni che qui ci rivolsero – A tale proprosito mi permetto di esprimerle il mio avviso circa alla fabbricazione di tutti senza incomprensibile – il mio avviso è che bisognerebbe profittare del momento per impiantare qui tale fabbricazione, reputando questo indecrifato seve adatta per il indecifrato buon momento della sforzo indecifrato. Conto che oltre ad ingraziarmi la “Commissione XXX” avremo anche il nostro tornaconto.

Domani spedirò al D.G. Due righe di relazione della visita della “Commissione”

Distinti saluti

Devoto

ASpadoni

13 – CORAZZE 13

NO TITOLO appunti autografi su fogli protocollo numerati I, II, II, IV e V

ripercorre fasi di lavorazione:

Fucinatura, Raffreddamento, Ricottura, Prelevamento, Cementazione, Raffreddamento, Ricottura, Rifucinatura, Raffreddamento, Tempera, Ricottura, l’altra Ricottura, Analisi, Tempera finale

14 – CORAZZE 14

NO TITOLO disegno con testo in inglese, forse della fattura della punta corazzata Firth? (bending table, tavolo di piegatura)

15 – CORAZZE 15

“Processo per (corazze) Acciaierie Homestead, Munhall Pa.” *

Trenta pagine manoscritte sulla composizione dell’acciaio nella manifattura statunitense.

* Homestead Steel Works era una acciaieria situata vicino al fiume Monongahel a Homestead, Pennsylvania (Stati Uniti) rifornita di carbone e minerali ferrosi tramite una ferrovia lunga 685 km. Acquistata dalla concorrente Carnegie Steel Company fu teatro di uno degli scioperi più sanguinosi della storia americana, 30 giugno- 6 luglio 1892

16 – CORAZZE 16

“Egregio Signor Comm. SPADONI, devo tornare in America col Piroscafo …”

Cinque pagine dattiloscritte di lettera a firma S. S. WALES * con suggerimenti sugli “esperimenti” per le piastre in acciaio

* rif. 25 LAMIERE, S. Wales è citato come ingegnere delle Officine Carnegie di Pittsburgh, vd sopra Homestead

17 – CORAZZE 17

“Controllo delle piastre di corazzatura per mezzo dell’analisi chimica”

Undici facciate di pagine protocollo manoscritte, con diagrammi e cinque fotografie rispettivamente: Piastra prima del tiro, Piastra dopo il tiro, Dettaglio della parte A, Pezzi di piastra e di proiettili ricuperati dopo il tiro, Parte posteriore della piastra dopo il tiro.

18 – DOCUMENTO 1

“Studio sulle condizioni dell’industria siderurgica in Lombardia” MAIC 1899

Opuscolo con dedica: All’Egregio Ing. Spadoni il collega P. Tosa (?)

19 – DOCUMENTO 2

“Il primo duo reversibile ad energia elettrica costruito alle officine Hildegarde. Conferenza del Capo maestro governativo D. Geyer. Da Sthal und Eisen (Ferro e Acciaio) n. 4 del 29 gennaio 1907, Berlino”

Quindici facciate protocollo manoscritte e tre diagrammi (in tedesco)

nb serve esperto/ e non ho trovato riferimenti wiki su officine Hildegarde

20 – DOCUMENTO 3

“Relazione circa l’impianto di un grosso sbozzatore Blooming* nell’Acciaieria di Savona”

Trentacinque pagine manoscritte (non mano Spadoni) PLUS “Laminazione a guida” due facciate protocollo con capitoletti Treno da 500 e Treno da 700 con firma

* Blooming, in inglese, significa laminatoio sbozzatore, usato per la preparazione dei lingotti

21 – DOCUMENTO 4

“Projet d’un train à toles et universel” (progetto di un treno in lamiera e universale) per la Società degli Alti Forni, Fonderie e Acciaierire di Terni della Duisburger MaschinenbauActienGesellschaft, vormals Bechem & Keetman*, Duisburg datato 28 gennaio 1899

Cinque pagine di schemi e disegni

* La Duisburger Maschinenbau-Actien-Gesellschaft, già Bechem & Keetman, fondata nel 1872, è stata fusa nel 1910 con la Benrath Maschinenfabrik zu Benrath e con la Märkische Maschinenbau-Anstalt Ludwig Stuckenholz zu Wetter per formare la Deutsche Maschinenfabrik (DEMAG). In seguito l’azienda è entrata a far parte del Gruppo Mannesmann.

22 – DOCUMENTO 5

“Notizie sopra un nuovo emissario del Lago del Fucino”

Otto pagine dattiloscritte (bozza corretta) e tre mappe in scala 1: 50.000 del posto sulla esecuzione di un nuovo emissario del lago, molto più a valle (sotto Canistro) del primo (a Capistrello).

La prima data è Roma 9 marzo 1924 (9?) altra data, dattiloscritta è Roma 23 novembre 1926.

* Nb interessante, perché Attilio Spadoni (fratello) nel perorare a Guido Beer, segretario capo della Presidenza del Consiglio (Mussolini), la causa senatoriale del fratello nel promemoria del 31 gennaio 1929, ricorda Amilcare come autore e direttore dei lavori del Canale Motore che dall’altipiano delle Marmore porta allo Stabilimento i 5 mc di acqua derivanti dal fiume Velino

23 – DOCUMENTO 6

Numero d’ore occorrenti per la lavorazione degli elementi costituenti un cannone – Sheffield 13 ottobre 1909 rimessaci dal singor Skeggs della Casa Vickers il 10 novembre 1909

Tre facciate di schemi per cannoni 76, 120, 305

24 – DOCUMENTO 7

“Sulla prevenzione dei pericoli derivanti dal trasporto e manipolazione del ferro-silicio” MAIC 1914

Opuscolo con dedica: All’Egregio Ing. Spadoni Omaggio di (Wonbigger?)

25 – LAMIERE

“RAPPORTO sulla fabbricazione di alcune lamiere speciali tenaci in acciaio al Ni Cr Vd, eseguite nelle Acciaierie di Terni (sic) sotto la direzione del Sig. Ing. S. Wales delle officine Carnegie di Pittsburg”

Trentotto pagine f/r datate 14 aprile 1915 e 9 luglio 1915 con autografo di Wales da rivedere ordine delle pagine originali rispetto scansioni

26 – PROIETTILI 1

“Proiettili, Esame di due Proiettili Firth” (“I proiettili delle Acciaierie di Terni, Monografia”

Trentaquattro pagine f/r con corredo fotografico particolarmente interessante:

1 Cannone da 152 con serie di Proiettili

2 Panorama Acciaierie

3 Fonderia a Crogiuoli

4 (manca) Interno della vecchia officina proiettili Torneria

5 Balipedio Cannone da 152

6 Balipedio Cannone da 152 (altra inquadratura)

7 Balipedio Cronografi

8 Balipedio Interno della grotta scavata dai Proiettili passati interi

10 Nuova Officina Proiettili Sale di Controllo

11 Veduta d’insieme di tutti i Proiettili al Balipedio di Terni e rimasti interi

Il dossier contiene anche fotografie di proiettili non ancora inserite, ma numerate; una – in particolare – riporta la data 3 8 1904

27 – PROIETTILI 2

“Sui proiettili perforanti muniti di cappuccio”

24 pagine dattiloscritte, traduzione di tre articoli all’Engineering, a firma P.M. Staunton ex capitano Dublino del 10 marzo,15 marzo e 22 marzo 1901

28 – PROIETTILI 3

“Esame di due palle da 305, tipo leggero, originali Firth, munite di cappuccio Firth”

5 pagine dattiloscritte su prove di resistenza di proiettili n. 7613 e 6835, con disegni

28 – PROIETTILI 4

“Cappuccio Firth – Cappuccio Terni”

quattro fogli disegnati a mano, presumibilmente progetti di un cappuccio Firth da realizzarsi in Acciaieria

29 – V PRESSE

“Stahl und Eisen”, estratto dalla rivista tecnica omonima, del capitolo “Compression de l’acier par Tréfilage, systeme H. Harmet” (20 pagine a opuscolo, estrati dal 1901 al 1908)

con (bozza) di offerta manoscritta (ignoto destinatario) per la fornitira di un “treno” (barre?) di laiere d’acciao (in francesce, scrittura di Spadoni, senza data ma il prestampato delle Acciaierie riporta 18..); cinque pagine con due foto di barre

con “Notes sur le docoupage des metaux” con firma (indecifrabile), del 20 dicembre 1904, siglato a Chambeyron, dal capo servizio delle Acciaierie di St. Etienne con foto (presumibilmente) di presse.

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